Cellulari, smartphone, tablet sono spesso oggetti di affezione e, come tali, vengono accuditi, protetti e conservati. Sono i custodi di questioni intime e private e, se per punizione o dimenticanza, i ragazzi non li hanno con sé, questi fanno sentire la loro mancanza. ‘Lui’, il cellulare, questi ragazzi li ha visti nascere, perché ‘lui’ è nato prima di loro e questo percorso inizia proprio dalla sua storia. Intraprenderemo un viaggio attraverso i luoghi in cui vengono estratti i materiali che lo compongono, cercheremo di capire di cosa è fatto, come si costruisce e come viene smaltito, senza dimenticare i comportamenti negativi dell’uomo, le sue scarse attenzioni, la sua feroce cecità. L’ultima fase, guidata dalla lettura, dalla narrazione e da alcuni video,
incalza una sequenza di buoni comportamenti (usa l’auricolare, il tuo oggetto preferisce dormire da solo, segui le campagne di sensibilizzazione, compra prodotti etici, ecc.) che invitano al piacere della conoscenza e a immaginare che è possibile realizzare oggetti di affezione sani e giusti.