Una vera biblioteca, con i bibliotecari e un catalogo di titoli da cui scegliere, la differenza sta nel fatto che per leggere non bisogna sfogliare le pagine, ma ascoltare perché i libri sono persone in carne e ossa che si mettono a disposizione dei lettori per raccontarsi. Nei giardini, nei parchi delle biblioteche o seduti ai tavolini in mezzo alle piazze cittadine i ‘libri viventi’ potranno essere presi in prestito, volendo si potranno far loro delle domande, vietato danneggiarli o macchiarli, ma trattarli con riguardo e restituirli dopo 30 minuti per lasciare il posto a nuovi lettori e magari scegliere un altro libro dal catalogo. Questo il regolamento della Biblioteca dei libri viventi, una biblioteca dove i libri non sono di carta però servono, come dovrebbero fare tutti i libri, ad aprirci la mente, ad abbattere i nostri pregiudizi e a scoprire che dietro agli stereotipi, così come dentro le pagine di un libro, si nascondono persone e storie.