I lettori nascono liberi e liberi dovrebbero restare! affermava Vladimir Nabokov, autore del censuratissimo Lolita. Che ne è oggi dei milioni di lettori di tutto il mondo e del loro diritto a immaginare futuri diversi, a leggere quello che vogliono, a esprimere le proprie emozioni e idee senza il timore della censura? I libri riescono ancora a raggiungere i propri lettori? E le storie sono sempre un veicolo di libertà? Parola così semplice da dire e altrettanto difficile da realizzare. Noi vorremmo raccontare di persone come Pearl Thomson che a metà del secolo scorso andò nella biblioteca di Raleigh, North Carolina, per leggere. Lo staff si rifiutò di farle la tessera perché era nera. L’8 luglio 2015, Ann Burlingame, attuale direttore delle Biblioteche pubbliche della Wake County, ha dato a Pearl ormai anziana, la sua tessera. Un gesto simbolico per celebrare il diritto di leggere come atto di libertà, esercizio del pensiero critico e dell’azione. Per noi oggi leggere è gesto scontato, ma per tantissime persone è qualcosa di raro, se non impossibile. Malala Yousafzai dice “Un bambino, un insegnante, un libro, una penna possono cambiare il mondo”. E questa possibilità deve essere data a tutti.